domenica 24 maggio 2015

Le cattive

Stop al gentil sesso


Si, ci sono tutte,
e quasi tutte a pelo rosso
                
                 di Matteo Tassinari
Uno spasso. Con le rosse fai le cose più porche, solo con loro, rosso naturale, s'intende, niente tinte finte o discinte. Da qualche parte si trovano ad appicciare qualche casino bizantino a Costantinopoli. Saranno a far le audaci ardimentose per il mondo senza parrucche o silicone e con lo stecchino in bocca. 
    Sono solo "pimpe"
Poco fard, oppure troppo, molta grinta (denti in vista) trasgressione, provocazione e sregolatezza. E' il cocktail che disseta l'arsura delle Bad Girls. Sono pimpine, ragazze che a quindici anni hanno già fatto il loro primo pompino. E’ banale come il cocco di mamma. Ma con le audaci puoi permetterti tutto. Chiamatele come volete, grintose, dure, rapide, decise, toste, dinamiche, scattanti, la sostanza non cambia. “Le brave ragazze vanno in Paradiso, le cattive ovunque”, è il loro bigliettino da visita e varie criticità.
            Milagros Y Mercedes Marisol, 88 anni Avana
SigariAvanaRum
24 anni, Claudia, vigila l’entrata di una discoteca e spiega che sono due anni che lavora in quel posto come buttafuori, mentre ogni 30 secondi lancia senza guardare un: "Ciao amore". I requisiti energumeni non gli mancano, ne hanno di più dei colleghi col pisello. Pur essendo donna, e contenta di avere trovato un’occupazione che fa al caso suo. Infatti la vedo più in una zona d'angiporto navale, che in un circolo di cucito della pianura Padana. Con due tette sode così, volendo, può vivere di violenza. Voi, signora, che avete occhi azzurri, non potete considerare l'esistenza, giudicare le cose e gli eventi come fossero le uniche ad avere occhi cilestrini. 
Amalya Enriqueta con Dolores Honorata Guillermina y la Cerveza
Epoca di zelo
e avanzamenti
Il colore del vostro sguardo deve fatalmente corrispondere al colore del vostro pensiero, come una lettera ritrovata indosso a un annegato. Benché non fossero ancora le dieci, gli impiegati arrivavano come una fiumana sotto il portone del Ministero della Marina portuale, affluendo frettolosi dalle quattro estremità di Parigi, poiché si avvicinava il capodanno e la Senna calmo continua la sua emergenza di romanticismo malato, epoca di zelo e d'avanzamenti. Il rumore dei passi rapidi riempiva il vasto edificio tortuoso come un labirinto, solcato da inestricabili corridoi, forati da innumerevoli porte d'ingresso ai vari uffici. E piombò la fine come un cazzotto in pieno naso.

La più     carogna
Le 101 donne più malvagie della storia dopo un’attenta indagine e migliaia d’interviste non solo provenienti dal cinema, ci offre questi preziosismi. Dice che la Tathcher, definita ancora oggi la Lady di ferro, rimane la più carogna.
Un'altra che ha inserito a pieno titolo, è Condoleeza Rice che viene giudicata malvagia non solo dai suoi oppositori politici che le attribuiscono gli esiti disastrosi della guerra in Iraq, ma più in generale viene considerata tale per aver utilizzato uno strumento che ad un uomo sarebbe stato più prontamente perdonato, mi riferisco alla guerra. Anche la Cancelliera Angela Merkel risulta molto votata in quanto cinismo. Dice la motivazione: "Ride sempre, come il Joker, ma dietro quel sorriso nasconde un ghigno che amplifica ogni crudeltà racchiusa in quella folta chioma. E adesso venitemi a dire che la donna è più mite dell'uomo se ne siete capaci!
Nel cinema
ci sono numerosi casi di cattive ragazze, molte di queste lesbiche. Ma è un omo a crearle e si chiama Tarantino nayo nel Tennesse che ha fatto della donna ciò che gli altri registi hanno fatto di attori dei veri tosti alla Robert Mitchium. Si parte con Uma Thurman, spietata vendicatrice con una indimenticabile tuta gialla e due righe ai lati nere, moglie di un boss dalla crapa pelata e anelli in ambo le orecchie, visto che il viso non si vede mai, dopo. Impossibile dimenticare Daryl Hannah con benda crociata e la siringa su di un cuscino e un portantino in acciaio da ospedale, pronta ad uccidere Uma? Oppure Diane Kruger sexy anti-nazista Diane Kruger bella e fatale doppio-giochista antinazista?
Le immorali 

di Tarantino, non conoscono limite e lui, uomo, ha fatto di loro delle vere bestie, come di solito lo si faceva solo con gli uomini. Il passo della donna dalla bestia non è poi così distante, loro lo sanno. Un bel passo in avanti per le donne, va sottolineato! Impossibile non citare Melanie Laurent dove in Bastardi senza gloria lotta contro i nazisti per ardere Hitler nelle sue stesse fiamme dentro un cinema.
La mitica Pam Grier, stella della scena black degli anni '70, in Jackie Brown, dove si prende gioco di tutti, polizia, trafficanti di droga, diplomatici. Insomma sembra proprio che a Tarantola piacciano le femmine feroci, non cattive, quelle che fanno all’amore con la vendetta nel cuore, come Shosanna in Bastardi senza gloria, che nel finale riscatterà tutto il terrore vissuto a causa di un miracolo del cinema dal nome Christoph Waltz. Davvero, ma dov'era questo attore così talentuoso sbucato solo 2 anni fa con Tarantino.
Iconica e leggendaria

Uma Thurman in Pulp Fiction ancora giovane, sibila: “Quando voi maschietti vi riunite, siete peggio di un circolo da cucito” e Vivica Fox, l’esplosiva, quella che ha un deretano talmente sporgente che è come scolpito nel marmo, sembra scoppiarle, durante il primo scontro coi coltelli tra Vivica contro la Sposa. Autentico sballo solo a guardarlo e farsi una sega, scherzo, sul secondo punto, è più poetico scrivere farsi una pugnetta.
Frame of Four Rooms movie 
 Woman border
E' come dimenticare l’apparente bambina, nella sostanza una vera vipera di montagna del Nepal, Mary Elizabeth Winstead nel film prova di morte? Il cast tutto al femminile dell'episodio tarantiniano di Grindhouse, dove la violenza scorre come la birra all'October fest in Germania.
Juliette Lewis, in Natural born killer di Oliver Stone, dove non le si può parlare che ti spara oppure bastava passargli accanto per “essere sparato” assieme al fedele amore sconfinato Woody Harrelson. Pellicola vertiginosa e degna di chi s’è fatto almeno 15 grammi di lsd tosto e puro, almeno quasi. Patti Smith da anni si dice che sia una strega altolocata di New York e che il  mestruo non gli viene proprio perché è una strega poetessa. Donne ancora viventi nel libro delle Balzane! Poi le battitrici solitarie, le più temute e ricercate, perché, non lo so.
Bad Pupattole
O cattive ragazze, non sono solo figoni da far paura o conosciute canaglie. Ad esempio, in Riviera, luogo di ritrovo cult di questa fauna femminea, carogna e carine al prezzo di 500 euro. Dove trovi questo schifo?  Al Cocoricò (e dove sennò?) per la scelta umana ed atroci extralarge e consorzi disponibili a bere cicuta e sputarla sulle tue scarpe bucandole.
Eclettica Fiona
Qui c’è Fiona, 35 anni, che snocciola come fosse un sociologo una nuova teoria evoluzionistica quando meno te l’aspetti ed eclettica: “Il femminismo - dice dura come una pietra – è stato capelli lunghi e sottanoni con zatteroni e vistose chiome di capelli al vento. Poi è arrivato il post-femminismo con i suoi tubini attillati come una guaina, tailleur, il corrispettivo dell'abito completo da uomo. Per l'uso distintivo che se ne può fare, ha assunto con il tempo il valore di uno status symbol, quale capo di abbigliamento in grado di influenzare, se non condizionare, il costume. Chiome gonfie, rossetto rosso e silicone come se piovesse. Il post-post-femminismo (il terzo? Il quarto? Ma che punto siamo? (n.d.r.)”.

Comportamenti    assurdi, senza    timori
Noi, il post-post-post femminismo, è fatta di trasandatezza ostentata e comportamenti assurdi, senza timori, sia nel sesso come nella vita intera, a mangiare come a cagare o pisciare senza tirarsi giù i pantaloni. All’entrata del locale riccionese, trovo Sabrina di 23 anni, ma ne dimostra almeno i numeri della sua giovinezza rovesciati, ossia 32. E’ avvolta in un trench di pelle che più fosca non si può. L’accompagna Leda, un “soldato” sadomaso con la schiena che sembra un’autostrada attraversata da medievali cinturoni di cuoio e atroci fibie dorate.
Non v’è niente di più imbarazzante di quelle vecchie macchiette da operetta che, dopo aver dominato per anni i teatri di rivista, si ostinano a calcare il palcoscenico, pesantemente imbolsiti dagli anni. Appesantiti dal trucco di scena con cui continuano ad impiastricciarsi il viso, per eludere i segni dell’età nella gloria trascorsa del tempo che fu
 Tatuaggi su ogni lembo di pelle
In testa Leda porta un fazzoletto rigido di pelle che le raccoglie la folta chioma, mentre su entrambi gli avambracci, tatuaggi a parte, ha infilato un bracciale rampicante incastonato di finte pietre preziose che le ricopre tutto l’arto. Capi originali, non c’è dubbio, così originali che vien da chiedersi dove si trovino. Sabrina ci svela il suo segreto, che in realtà è tutto men che un segreto: “Dedichiamo molto tempo e denaro al nostro vestiario e gingilli vari. Giriamo mercatini, Milano, Bologna, Prato, Brescia. Poi conosciamo negozi estremi, che sanno cosa cerchiamo e loro ci soddisfano. Vogliamo hard perché tali siamo, anche se in mezzo alle cosce c'è una fessura e non un ciondolo”. Sabrina è molto diretta, al punto che gli che ne approfitto e gli chiedo: ma tu Sabrina, ci fai o ci sei? "Probabilmente".
Ma cazzo vuole?!
Sabrina mi viene in aiuto e mi presenta come se mi conoscesse da una vita. Allora è tutto ok! L’aria diventa immediatamente più respirabile e meno affannosa. Cerco di parlare con Anna, incapsulata in una gabbia toracica color argento, per non parlare del trucco, quello scelto dai guru del gender punk-chic. Un trionfo di matite nere per disegnare reticoli sugli occhi o sulla schiena polveri scure per la bocca e lacche violacee per le lunghe unghie leggendarie a seconda della lunghezza o degli stravaganti balzani arcani sul solco del “Funny Girl”, filosofia trend che è per la sua “sobrietà” è stata eletta la troia Lady Gaga, che tutto si merita men che essere chiamata artista.
Giramenti di testa?
Nel parapiglia di gente, incontro nuovamente Anna, e insieme ci facciamo 2 negroni al primo bar che s’incontra. Alla fine, i negroni consumati in due, erano 4, neanche tanto. Anna si autodefinisce una Bad girl fino al midollo osseo: “Non cattiva per far male agli altri. Chi pensa questo è fuori rotta. Io sono cattiva come risposta a tutte le risposte o regole preconfezionate e prestabilite da chicchessia. Cattiva per necessità, per non essere imbrigliata da norme borghesemente tradizionale.
Cattive come 
l’alito pesante
 Sassaiole cazzute
Quand’è così Paola, 20enne di Santarcangelo, si ritrova ogni mattina all’università con altre ragazze che vivono il medesimo pensiero e vivono come lei: “Non c’interessa avere o non avere il ‘moroso’, qui veniamo per ritrovarci. Lo studio è fatto marginale rispetto al resto”, m’informa mentre fuma a pieni polmoni una Marlboro. “Al resto….”. Ma cosa intende Paola: “Al resto?”. Infrangere il codice delle signorine, dire si o no per compiacenza o per piacere, mai per dovere e  “quando trasgrediamo non abbiamo bisogno di un uomo che ti difenda, per farlo. Ci riusciamo benissimo da sole”. Manuale o no è trasversale il virus che imbastardisce il gentil sesso, una volta, ora è valida per tutte contente d'essere piaciute come donne cazzute della fitta sassaiola dell'ingiuria nel largo del sua incuria.
Bell'arrabbiata
 Donne "ingiuriate" 
Dalle parti di Rimini s’incontrano un gruppo di giovani poco più che adolescenti. Oggi non è più come una volta, quando era il ragazzo a condividere la sella del proprio scotter con l’amico. No. Oggi anche le belle e arrabbiate si sono motorizzate e in questo gruppetto vedo anche sfrecciare alla guida con il maschietto di dietro aggrappato ai fianchi della tosta che guida decisa e precisa come un compasso. Se vuole impenna con lui dietro che è al limite finale della sella. Non è un bel vedere. Charles Bukowski scriveva che continuava a ripetersi che non tutte le donne sono puttane, lo sono solo le sue.