martedì 20 gennaio 2015

Breve storia di tutto

In linea con
l'epopea del vuoto

        di Matteo Tassinari
A differenza dell'Inghilterra, dove i giovani iniziarono ad identificarsi con gruppi di riferimento dai codici e stili propri, ma privi di una visione politica, in America tutto si muoveva in sintonia con la scoperta delle religioni orientali, viste come alternativa politica al modello occidentale. Cominciò tutto con l’impegno politico vero nel rifiuto della guerra in Vietnam, questa era la causa principale che animava migliaia di giovani non solo in America ma in tutto il mondo. Proprio quando si scoprì che tanto la vita è un lampo tra l’oscurità del nulla e quella della bara, come dice Giovanni Soriano in "Finché c'è vita non c'è speranza".

 Stili di vita
Nel 1965 il regista Premio Oscar David Miller, bruciò per protesta la sua cartolina di richiamo alle armi, gesto simbolico che da quel giorno fu ripetuto migliaia di volte da altrettanti giovani fino a farlo diventare un atto dovuto per chi voleva cambiare il mondo con un piccolo ma reale gesto e personale che coinvolgesse milioni di giovani per dare un segnale di movimento, di voglia di cambiare musica. Il segnale venne dato, ma non fu ascoltato. Addirittura in grandi falò pubblici vennero ripetuti, in vari punti degli Stati Uniti, di pari passo con il rifiuto dello stile di vita di una società che non produceva altro che inquinamento e materiale bellico, senza contare la contro parte.
America New Lelt
Attraverso il Movimento pacifista giovanile, nel quale un'anima antimilitarista conviveva a fianco di settori più decisi, pronti e all'erta per la guerriglia urbana, si cercò di bypassare tutti codici delle università per evitare la polizia e forze dell'ordine. La protesta entrò nell'arena politica dando spazio alla New Lelt, pagando più tardi un dazio salatissimo.
Un clima sociale surriscaldato spinse gruppi come i Doors, Jefferson Airplane, Country Joe & The Fish, oltre l'utopia, l'avanguardia della svolta politica a ritmo di musica, mutando il linguaggio, il vestire, il vedere la vita e l'incontrarla. Tutte moine per nascondere molto, tanto, troppo narcisismo fino ad oltrepassare la soglia terribile delle banalità e rendersi ridicoli agli occhi del mondo e del Creato. Non è una sconfitta alla Gaber, ma uno squallore alla Squallor!
Il clima surriscaldato, spinse in 
alto, ma molto in alto, pure
troppo, molti artisti
Stelle alienate
Dalla pittura alla Graffit-Wall alla Writer Dance Music World, dalla musica alla letteratura, dalla poesia alle manifestazioni creative, pareva davvero che il mondo si muovesse sotto i piedi. Penso che nessuna gioventù abbia vissuto un momento così alto e insicuro, vertiginoso, visionario, come ambiguo e perverso.
In una figura: "amleticamente enigmatico". Oppure pirla che si volevano divertire un pò, privati, chissà da chi, della creatività, dono speciale riservato solo agli illuminati, il resto è solo spuma sgasata, piscia... Vigliacco colui o colei che nega questo! Guai! Ma lasciamo perdere...
In ricordo al pittore Danilo
Le prime band a comporre e cavalcare l’onda della protesta a San Francisco furono i Doors con la stella folle dal cognome Morison, Jefferson Airplane con la formazione fissa del Matrix del 1965, The Fish, Bob Dylan e Leonard Cohen nella maniera più anarchica possibile, con molte attenzioni a non mettere i piedi nella furiosa lotta per non sporcarsi i mocassini lucidi a nuova e comprati alla Sholden English, quasi un paggetti rimbaudiano.
L'onda che  monta
Sull'onda del Movimento californiano, in tutti gli Usa si moltiplicarono manifestazioni in tutto lo stato e poi in tutto il mondo. "Esterina, i ventanni ti minacciano, grigiorosea nube, che a poco a poco in sé ti chiude. Ciò intendi e non paventi". (Eugenio Montale). La lisergia di una ballata può fottere o far male.
Ti può andare bene una volta, ma prima o poi arriva,  fatale, ed è un casino apparente e reale. Nessuno vorrebbe essere fra l'incudine e il martello quando la sostanza del quiquibus, e Lsd! Troppe, ma dico veramente troppe, anime rubate, sventole, (sberla), t'arrivano senza conoscere il mittente al cervello, fino alla frittura mista come si fa con il pesce al cartoccio.
Quietismo
Hippies

Negli anni tra il 1965 e il 1967, si sviluppò il più grande movimento giovanile di massa che la storia avesse mai visto, movimento che legava sotto i simboli dei Movimenti Hippies, dei poeti della Beat generation e dei musicisti di quell’area culturale. In quel momento, il quietismo degli hippies è all'improvviso soppiantato dalla volontà rivoluzionaria degli yippies.
Iniziano scontri a san Francisco, Tim Leary vuole riempire di Lsd l'acquedotto di Los Angeles, I Jefferson che creano, forse anche senza volerlo, un movimento di allucinati che si sbrandellano il cervello con potenti misture lisergiche e il mondo è disciolto in una pozione di Lsd25.
Come l’America, un poema ai nostri occhi, solo per la sua ampia geografia, capace di abbagliare l’immaginazione, perché in America l’unico peccato è porsi dei limiti. "Dove vai, tu, America, la notte, nella tua macchina scintillante?" (Jack Kerouac). In defintiva, l’America è un errore, un gigantesco errore che condiziona la vita di tutti i popoli, ricchi e poveri, comunisti o fascisti.
Un look minaccioso
Un’intera generazione che pretendeva un mondo diverso, per arrivare al punk, capirai che aspirazioni. Un po’ misero come risultato, fatto che fino a quel momento le nuove mode musicali non avevano intaccato il fondamentale meccanismo del consumismo. Avevano caso mai sostituito vecchi meccanismi con nuovi, visto che qualcosa si doveva pur fare. Come morire, ma i morte lenta, caro Faber.
I giovani avevano scoperto una propria zona esclusiva in cui coltivare stili di vita, abbigliamento, tempo libero, divertimento, ma sempre all'interno di un ben radicato meccanismo di consumo. Per la prima volta, invece, gli hippies mettono in discussione la logica stessa del consumismo attraverso diverse iniziative accomunate dal senso della distribuzione cosiddetta equa, che colmi quel vuoto insopportabile ce è quello creato dalla politica i fase sociale e culturale.
Il look "straccione", diventato poi fatua espressione di moda, era all'inizio il segno di una minacciosa rivolta contro i valori della società capitalista, o come dicevano all'epoca contro il Sistema, che poi non ho mai capito cosa fosse questo "Sistema". La povertà, la semplicità, la vita fuori dalle metropoli, o addirittura la vita in comune, ispirata a una sorta di primitivo e radicale socialismo, erano una lacerante ferita inferta all'America dell'espansione imperialista.
La potenza di questo messaggio fu amplificata dal fatto che, come mai era successo prima, analoghi desideri circolavano più o meno in tutto il mondo, in una nuova sintonia che superava distinzioni geografiche e culturali. Tanto ormai il nichilismo l'abbiamo già alle spalle, di fronte abbiamo il nulla del post-nichilismo, una forma libertaria che lo scrittore Charles Bukowski al confronto era un Lupetto dello Scoutismo.

E il movimento?
Era un'altra anima
Foto dal tempismo perfetto
Importantissima quanto profonda, anzi spesso decisiva, nei momenti più intensi della rivolta. A Berkeley si sviluppò l'ala "politica" del movimento, dapprima con il Free Speech Movement, che adottò la tattica della disobbedienza civile per lottare contro i metodi d'istruzione delle scuole e delle università, contro l'asservimento delle stesse università all'industria militare e, soprattutto, contro la guerra in Vietnam, predicando una "lotta politica
emotiva", fantasia poetica e fratellanza. Esibivano il loro stile di vita alternativo, per molti versi simile a quello degli hippies, nella quotidianità della vita urbana, con l'intenzione di fare della propria esistenza personale una testimonianza politica. 
L'obiettivo era quello di porre l'intera America "in acido", ovvero deridere la società, per così dire, "normale" con surreali dimostrazioni pubbliche (famosa la distribuzione gratuita di denaro nella Borsa di New York) con lo scopo d'innescare una vera e propria rivoluzione permanente. Jerry Rubin fu l'elemento di spicco del movimento "politico" californiano, l'organizzatore del Vietnam Day Committee, guida del movimento.
Cervelli      soffiati
Come cantava Jim Morrison “Vogliamo il mondo” e lo volevano veramente, e subito! C'era molta ignoranza sugli effetti delle droghe. Da qui si possono notare gli effetti collaterali in quanto ancora si provava e basta, non c'era informazione Lsd, Morfina, Cardiostenolo, 0,1, liquidi dai colori tropicali. Buttavamo giù di tutto e tutti insieme ma anche da soli, senza preoccupazione convinti che ogni droga potesse dare solo benessere.
E invece... Gli stadi di paranoia dovute all’assunzione soprattutto di effetto droghe allucinogene, che sul momento dell’azione ti porta sulle ali di Icaro, ma quando l’effetto finisce la fatica è trovare un aeroporto aperto con la pista d’atterraggio sicura e illuminata, in quanto l'atterraggio poteva avvenire anche di notte. Vorrei sapere a quanta gente l'Lsd ha soffiato il cervello, ma queste sono le cose che non si sapranno maio, come gli autori della strage di Ustica!
Avendo      provato
quasi     tutte
le droghe in circolazione, quindi conoscendo non per sentito dire ciò che scrivo, posso dare un giudizio certo e attendibile: Lsd è tra le droghe più devastanti della terra. E' un dolore inspiegabile, metafisico, perché quel che vedi e senti, lo vedi e lo senti solo te e questa immensa solitudine scombussolerebbe la psiche di chiunque, devastandola, isolandola. Attenzione alla chimica, è facile incontrare un meccanico che fa di suo l'MDMA o presunta Perfettina.
Un'autentica bomba ad orologeria, può andar bene, come può andar male e cadere in stati di paranoia più o meno potenti, basta una congiunzioner errata e la presunta polvere angelica, si tramuta in una prigione senza confini.  Attenzione alle piccole raffinerie crescono, ragazzi che in garage hanno radunato un autentico laboratorio chimico, con additivi e principi attivi, il problema è il dosaggio, molto pesso sono errati e questo è un dramma.
Per questo       viene chiamata
la droga dei poveri e spesso sono gli adolescenti a consumarla, non c'è nulla di così atroce come le frasi comuni legate al modo popolare di giudicare il drogato, uno sconcio autentico. Intanto il Movimento procedeva a passi da gigante, spinto e sospinto non solo perché i giovani conobbero la droga, ma perché gli stessi giovani implicavano motivazioni più che oneste e sincere alle loro lotta, senza interessarsi di quei periodi e problemi causati da queste sostanze spesso alterate da altre sostanze: il crack è sempre all'erta. Ma erano esausti della cosiddetta cultura conservatrice, tant’è che i giovani che si misero alla ricerca di altre culture o religioni, divenne un fenomeno e spesso con conseguenze anche drammatiche.
Parlare del bene

e del male
La vecchiaia oggi è un argomento quasi tabù e paradossalmente innaturale agli occhi della nostra società dell’efficienza a tutti i costi. Non a caso troviamo pubblicità che incitano a “non puoi permetterti di invecchiare”, non farlo, e a questo ci pensa soprattutto la chirurgia estetica e i numerosi personal trainers che cercano di scolpire muscoli “che non si devono afflosciare” di persone più o meno mature, ma ritengo meno. Pur essendo un grande business la vecchiaia, è anche un grande impiastro per i parenti che non sanno come fare pur di non potrtare i nonni in casa con la loro famiglia nuova.

Quante coppie hanno questo impiccio che non vogliono farlo sapere in giro, però lo perpetuano a non finire, l'importante è dare sempre un'immagine di una famiglia compatta, unita, perché questo è segno di equilibrio e saggezza, mentre sono tantissime le famiglie ipocrite che non si possono vedere, senza eccedere in fatti di cronaca nera che non considero neppure,  ma fra di loro, pur essendo parenti stretti, anche madre e figlio, o padre e figlia, il ferro e fuoco è purtroppo spesso rovente. Quanta ipocrisia bisogna imparare pur di nascondere i propri disagi, i fraintendimenti, le cattiverie e ciò che appartiene alla zizzania maledetta! 
A parlare, nel bene e nel male, di questa stagione che fa parte della vita di ognuno di noi, oltre alle trasmissioni televisive di grande audience che tendono a considerarla d’impiccio e di impaccio, ci sono due autori cinematografici che hanno coraggiosamente trattato questo tema ironico e cinico, i Cohen e Scorsese, ma questi sono dettagli, perché la mia generazione ha perso, per dirla con Gaber, e la giovinezza, spesso, non è vero affatto che sia un’età felice. Eppure c'è chi dice che ogni ora perduta durante la giovinezza è una possibilità di infelicità per l'avvenire. Dunque?