mercoledì 30 dicembre 2015

Se le vostre parole...

La Storia?
Un coacervo di rumori
          di Matteo Tassinari
Mettetela come volete. A sinistra? Sinistra sia. A destra. Destra sia. Al Centro? No dai! L'autore de "I Promessi sposi?" è Albano e la punteggiatura la cura la Lecciso di Puglia, dalla mano veloce. La Ciccone è un Culatello abruzzese. A Dolce e Gabbana e Cristiano Malgioglio piace la figa. “Ciao mare” è stata scritta da Lou Reed, Brian Eno ed Eric Clapton, alle tastiere Rick Wakeman che ha sempre manifestato pubblicamente la sua preferenza politica per la destra, si è dichiarato sostenitore ufficiale del Partito Conservatore, per il quale si è anche esibito durante la tornata elettorale del 2005. Inoltre, è assertore dell'introduzione della pena di morte per gli spacciatori di droga e non solo. Strano tipo.
La Gioconda l’ha dipinta Cecchi Paone insieme a Barbara D'Urso e la “Divina messa inscena” è opera di Fabio Fazio, mentre la Zanicchi, come Dostoevskij, ha scritto "L’idiota2" ed entro due anni ci sarà l'edizione nuova, arricchita di una fetta di mortadella e una sleppa di formaggio coi buchi. Infine, il booom, "L'idiota3" (son proprio fuori di testa, ne hanno combinato anche un serial), ci dicono gli editori che è già aggiudicato come autore Gigi Marzullo, sponsor Benito Urgu, che continua a ripetere son sardo e me ne vanto, testardo come un mulo, adesso prendi i piedi e vattene a fanculo.
Son poeta.
Un successo dagli esiti bislacchi. Entro un mese troveremo in libreria poveri moscardini vetturini con damerini, capaci di pagarsi un libro per poi sentirsi autorizzati a scrivere nei profili Web d’Internet, alla voce professione: “scrittore”. Come a dire: “Oh, sono un poeta, un romanziere, mica un pirla. Guarda qua, ho stampato 3 libri…” e qui si ferma, perché dovrebbe aggiungere che per farlo ha dovuto sganciare almeno 15mila euro. 
 Povero gonzo,
grullo e citrullo
Tu che vai a stampare un libro in una casa editrice on line e ti chiedono pure, minimo, 4 milioni a stesura di testo, quelli libri non sono! Pubblicare un libro pagando sono capaci tutti, anche gli analfabeti. “Il dirmi - disse Gadda - che una scarica di mitra è realtà, mi va bene. Ma io chiedo al romanzo che dietro questi due ettogrammi di piombo, ci sia tensione tragica, ironica e mistero attivo e perché no, anche satira tagliente”.  
                                                 (da “I viaggi, la morte” 1958 Carlo Emilio Gadda)
Per vedere il tuo volto
Il misogino e misantropo Carlo Emilio Gadda, lancia qui la sua requisitoria contro le frasi fatte, senza senso, le banalità quotidiane, l'ottusità dei buoni sentimenti, la volontà di non affaticare il cervello presente diffusamente fra i suoi contemporanei e in specie tra le donne e i giovani: "Contro le porte della notte, non ci sono per nessuno. Ed è soltanto la loro ombra che trema nel buio suscitando la rabbia dei passanti", disse il poeta.
Gadda, il dogmatico, 
ma infinito, scrisse: “Fino a 18 anni tutti scrivo poesie. Dai 18 anni in su, rimangono solo due categorie di persone a scrivere poesie: i poeti e cretini". Non è facile rapportarsi contemporaneamente ed essere autentici amanuensi. Che non erano semplici dipendenti postali, talvolta erano veri poeti dalla rima colta e baciata, in quanto fra di loro c’erano ottimi coi veri scrittori. Per converso, i finti artistoidi coi loro finti lettori, finti scrittori, finti esperti, finti musicisti, finti interessati, finti appassionati, finti poeti, finti cultori, finti stanchi, finti malati, finti intelligenti, finti uomini e donne, finti lavoratori, finti motivatori, finti figli, finti padri, finti amici, finti nemici, finti partner, finti amanti, finti adulatori, finti detrattori laddove già tutto è nulla, solido nulla. Occhi apertissimi ai postulatori. Il mondo ne è pieno.
Ma quanto Alprazolam mi son fatta?
L'isola degli sfigati

Cè da sudare, per raggiungere l’isola, difficoltà dei novellieri a non finire. Non parliamo poi di chi si ritiene prosatore. Bukowski non fece tutto ciò. Prima di scrivere le sue opere, regalò il suo fegato all’alcol, i polmoni al fumo, lo stomaco a cibarie avariate, mentre, durante le ore ingrate che l’esistenza gli aveva dato in dono, scriveva poesie dietro gli scontrini fiscali dei bar o negozi. Intenso come un gargantuesco assorbente usato e sgocciolante sangue. O se volete è come un libro stampato on line, uguali.

Entusiasticamente Pulp!
Molto Pulp. Pure troppo. All'editoria on line”, cioè a pagamento, ossia prostituire quello che ci si dice e si pensa. Internet, in questo senso ha dato una mazzata di legno nei denti all'autentica letteratura. Se prima si leggeva poco, ora si legge ancora meno. Va di moda...         
Paese di narratori
Siamo diventati un Paese di narratori. Narratori che prima devono sborsare per esserlo e non penso che una sinapsi azzeccata abbia una tariffa, un prezzo come una fetta di cotechino. E’ senza costo un’ottima metafora o un fantastica allegoria. Chi può valutare il corrispondente in dollari o euro! I libri stampati on line viaggiano almeno sui 5mila euro. Tutto farebbe pensare ad un entusiasmo nuovo o Matana Papete, potrebbe essere. Il lettore fa la differenza, non l'editore.
Se le vostre parole
sono belle, non siete voi a dover pagar loro, bensì il contrario. E' l'editore che deve sganciare gli euro per acquisire i diritti della vostra fantasia. Funziona così il gioco.
Oppure se volete prostituire la vostra creatività, pagatevi pure un libro da una casa editrice on line come Cerchi un Editore?  Ho scritto sui miei siti, per approfondire un preventivo e vedere quanto costano 2mila copie stampate in bianco e nero. Formato normale A4. Un preventivo semplice, ma pieno di illusioni e chimere e abbagli. 
Lampi di denaro 
Ebbene, questi signori di “Lampi di stampa”, vogliono la bellezza di 5mila euro. Parliamo di libri graficamente arrangiati, che non costano il prezzo e poi è il concetto base: è l’editore che deve pagare. Se tengo al mistero della scrittura è perché c’è qualcosa che forse chiamarlo Sacro non è sbagliato.
          
                                             Le illusioni a lampi                                                         
Ma quel che è peggio, è che illudono migliaia di persone e presto milioni, di essere i nuovi Paul Auster, o le nuove poetesse Emily Dickinson. 
Boicottate “Lampi di stampa” a tutti i costi e in tutti i modi, hanno fiutato il business e stanno fatturando cifre alte, ma parecchio. Trattano la letteratura come scatole di pomodoro. Ti do tante copie se mi paghi un tanto al chilo. Il livello dello stato dell'Arte continua la sua caduta a stile libero, tende sempre al declino, a quanto pare.

 Scatole di CampBells
Mark Twain
Due risultano basici e più ricorrenti. Il primo, cercando conferme anche nel dissenso. “Se mi contesti vuol dire che prima hai letto quello che ho scritto, il mio post, che ti ha conquistato”, più o meno. Questo meccanismo innesca un’amalgama composta di sterili e alienazioni adolescenziali. A forza di linkaggi, attachment, citazioni interessate al contatore o commenti, trackbackandosi scambievolmente, “Amicizie” e “mi piace”!
Chiamale se vuoi, rimozioni
Capita che ci s’illuda anche d’essere poeti of Comunity web underground-existentialists, un nucleo abbastanza affollato. On line, capita di sentirsi i nuovi Montale del 3 millennio.
Ma anche per rispetto alla vera passione e tensione poetica, che io non ho, pur “amando” Peguy, De Luca, Twain, Hesse. Tu chiamale se vuoi… rimozioni. Un esempio significativo ci è dato dalla prima e mitica, storica e morta piattaforma Splinder, contenitore di migliaia di blog per lo più passati alle mega-piattaforme World Press o BlogSpot.